Il piazzale Grande Torino (di fronte al Pala Alpitour) si è riempito di colori, musica e balli tradizionali della Romania. Gli allievi della Scuola di danza tradizionale „Gruppo Vatra” di Torino hanno omaggiato „l’IA” – la camicia femminile tradizionale.
Dal 24 giugno 2013, perciò esattamente 10 anni fa, in occasione della Festa della Natività di San Giovanni Battista che si sovrappone alla festa delle „Sanziene”, festa pagana che ricorda antichi rituali delle fate, la comunità virtuale „La Blouse Roumaine”, intitolata così ispirandosi al famoso quadro del pittore francese Henri Matisse che ha reso celebre la nostra camicia tradizionale – istituiva e celebrava la prima Giornata Universale della Camicia tradizionale femminile Romena: IA.
L’evento organizzato dalla Scuola Gruppo Vatra, con il patrocinio del Comune di Torino e del Consolato Generale della Romania a Torino, è stato presentato dalla giornalista Luiza Diculescu, e l’apertura è stata officiata dal console romeno Mihai Manolescu.
La coordinatrice del Corso di Cucito camice tradizionali romene che funziona presso il Gruppo Vatra, l’unico autentico nel suo genere in Italia, Narcisa Razma Apostol, ha presentato le prime undici camicie cucite presso la sopraindicata scuola, da donne romene e moldave che risiedono nel Torinese che in pochi mesi hanno creato veri tesori culturali, raccontando come la tradizionale camicetta porta in sé anni di storia e tradizione, porta leggende ed emozioni soprattutto.
Ispirazione non solo per artisti e pittori come Matisse, ma anche per designer di alta moda come Yves Saint Laurent e Jean Paul Gaultier, e per famosissimi personaggi da tabloid come Adele che ha posato per Vogue, in IA, come Emma Stone, Jennifer Gardner, Kourtney Kardashian e Anne Hathaway, l’IA ha attraversato secoli di storia e tradizioni in Romania fino al 24 giugno 2023 quando è stata omaggiata nel Piazzale Grande Torino, davanti al Pala Alpitour, con una pittoresca e viva festa, con balli tradizionali proposti dalla Scuola Gruppo Vatra di Torino, diretta da Iurie Raileanu, coreografo e direttore della scuola.
In tanti, i romeni che hanno partecipato all’evento, vestendo la celebre camicia rigorosamente bianca, spesso tessuta a mano oltre che decorata, di lino, cotone e seta bianca, raramente in canapa. La sua fattura è di taglio semplice, di quella semplicità che solo le cose più belle hanno. Ha il colletto rotondo chiuso da un cordoncino annodato, con maniche increspate sulle spalle e ai polsi. A renderla così splendida è il suo decoro a ricamo, legato all’estro e la valentia; i ricami sono geometrici oppure ispirati alla natura e possono essere semplicemente incrociati con seta multicolore ed anche impreziositi con perline o strass.
L’IA è l’emblema della femminilità romena, rimane un segno peculiare di identità, di appartenenza etnica, un esempio di attaccamento alle tradizioni ancestrali, che le donne romene con orgoglio indossano.









