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vineri, decembrie 1, 2023
INSPIRAȚIE ROMÂNEASCĂ

Cosa succede se l’azienda dove lavoro fallisce?

Trebuie citit

Di Marcelin Enascut

Vengo licenziato? Ho diritto alla disoccupazione? Cosa devo fare per avere gli ultimi stipendi arretrati e il Tfr?

Vengo licenziato?

Se l’azienda fallisce, i dipendenti non vengono automaticamente licenziati. In questi casi, infatti, il rapporto di lavoro resta sospeso. Il tribunale nomina un curatore destinato a liquidare il patrimonio dell’azienda e a gestire tutti i rapporti pendenti. È proprio il curatore che decide quindi se, dopo la sospensione del rapporto di lavoro, procedere al licenziamento o meno. 

Se ne ravvisa le circostanze, il curatore può decidere di avviare la procedura di licenziamento collettivo. Ma, in alternativa, il curatore potrebbe optare per il cosiddetto esercizio provvisorio dell’impresa anche con riferimento a specifici rami dell’azienda, conservando i relativi posti di lavoro. L’esercizio provvisorio dell’impresa può essere autorizzato anche allo scopo di verificare, nel frattempo, la possibilità di vendere l’azienda a terzi.

E’ il curatore a dover decidere se proseguire il rapporto di lavoro o sciogliersi da esso: nel primo caso, esercita la propria facoltà di subentrare legittimamente nel rapporto, proseguendolo e facendosi carico delle obbligazioni del datore di lavoro; nel secondo caso, deve comunque rispettare le norme che limitano i licenziamenti individuali e collettivi e che, in generale, regolano la risoluzione dei rapporti lavorativi. 

Ho diritto alla disoccupazione (Naspi)?

In ogni caso, il licenziamento a seguito di fallimento dell’azienda (oggi «liquidazione giudiziale») costituisce perdita involontaria dell’occupazione e al lavoratore, in presenza di determinati requisiti, può essere riconosciuto la disoccupazione (Naspi).

Cosa devo fare per avere gli stipendi arretrati e il Tfr?

Se il rapporto di lavoro non è cessato da più di un anno prima del fallimento, le ultime tre mensilità arretrate vengono pagate, non per intero ma con il massimo della Cassa Integrazione, da un fondo speciale costituito presso l’Inps insieme al Tfr. Si tratta del cosiddetto Fondo di garanzia. 

Per ottenere la liquidazione di tali somme, si deve presentare una domanda scritta al curatore allegando tutti i documenti che giustifichino il rapporto di lavoro (ad esempio CU e/o contratto di lavoro, buste paga, ecc.). L’istante dovrà poi attendere che il giudice dichiari esecutivo lo stato passivo (a tal fine potrebbero trascorrere diversi mesi) e, all’esito, presentare una domanda in via telematica all’Inps.

Il tutto può essere più facilmente gestito con l’assistenza di un Organizzazione Sindacale, un commercialista o un avvocato.

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