WAD: Il festival che, per la prima volta ha sbarcato a Torino, portando l’antropologia in città, e che nel pomeriggio di sabato 18 febbraio 2023, ha messo in luce il mondo etnografico della Romania. Si è chiamato „Șezătoarea” l’incontro di via Sant’Anselmo 22, presso la Libreria Indipendente Trebisonda di Torino. L’evento si è svolto con la partecipazione della scuola di Danza e d’Arte tradizionale romena, Grupul Vatra di Torino.
World Anthropology Day è un’ iniziativa globale proposta dall’American Anthropological Association, dal 2019 in Italia, proposta dall’Università di Milano, Bicocca.
Parte dell’ampio progetto organizzato dall’Università di Torino, ( dal dipartimento di Culture,Politica e Società (CPS) e Filosofia e Scienze dell’Educazione (DFE), uno dei incontri è stato dedicato al mondo entrografico romeno.
Puntando la lente sulla Romania , si è sviluppato un ricco dialogo sulle tradizioni, le ritualità invernali della comunità romena, sulle usanze e varie ricorrenze che abbinano oggi tutt’ora il mondo cristiano con i vecchi riti pagani.
Erika Grasso ( Università di Torino) ha presentato una serie di oggetti romeni appartenenti al Museo di Antropologia ed Etnografia di Torino, raccontando le storie di ognuno di loro.
Pietro Cingolani ( Università di Bologna) ha esposto una serie di riflessioni inedite, partendo da un ricco archivio fotografico con vari momenti delle feste invernali romeni, su come i migranti in Italia preservano le proprie tradizioni, e su come loro arricchiscono il paesaggio della multiculturalità torinese trasmettendole.
Luiza Diculescu (responsabile della comunicazione dell’Associazione Primo Passo) ha raccontato come le tradizioni romene sono per la Scuola di danza ed Arte Primo Passo, tramite l’attività della divisione Grupul Vatra – sia fondamenta ,sia ispirazione e più che altro ,credo. Il ballo dei „Călușari” presentato, ma anche le leggendarie maschere con età arcaiche e significati profondi, hanno portato i presenti in un mondo affascinante…
Vali Ionescu ( redattore di Revista IR) ha presentato Revista bilingva Inspirazione Romena, giovane pubblicazione nel paesaggio torinese, che arricchisce dal punto di vista culturale, letterario e sociale la comunità romena ed italiana in ugual misura.
In occasione, fu ricordato il contributo di Ovidiu Drimba, storico letterario romeno, scrittore, professore universitario, eminente studioso, notevole spirito enciclopedico, che tra il 1968 e il 1979, in Italia, è stato nominato Direttore del Dipartimento di Lingua e Letteratura Romena all’Università di Torino.
Lo scrittore italiano Francesco Altieri afferma che il merito di aver avviato le procedure necessarie affinché una strada del capoluogo piemontese potesse essere intitolata al grande poeta Vasile Alecsandri, è tutto da attribuire al professore di lingua romena dell’Università di Torino, Ovidiu Drimba, nel ’77, mentre si trovava anche a capo dell’associazione “Vasile Alecsandri”.
Per i romeni che vivono a migliaia di kilometri dal loro focolare ancestrale e che tornano raramente a casa, è normale portarsi con loro nella valigia non solo effetti personali, ma anche le usanze, le tradizioni, per placare la nostalgia del loro paese.
„L’eternità è nata nel vilaggio”, diceva Lucian Blaga, filosofo, poeta e drammaturgo romeno.
Il ruscello dietro casa,il ramo fiorito del ciliegio, le foglie verdi, così come la „doina”, le „colinde”, tutto l’universo rurale, il ballo popolare, la camicia tradizionale „Ia”, ecco, il focolare del popolo romeno che porta con se ovunque andrà fuori nel mondo.




























Foto credit: Revista IR, Dipartimento Media Primo Passo